giovedì 16 gennaio 2014

Vale Jane non perdona : "A Royal Disaster "




by ValeJane



Appena apro gli occhi al mattino, ecco che mi si prospetta il programma del giorno.
La mia mente viene quindi sommersa da una valanga di pensieri sulle cose da fare, anche se l'unica soluzione realmente accettabile sarebbe poltrire sotto le lenzuola di flanella aspettando che l'ambiente esterno raggiunga una temperatura minima di 25 gradi. Quindi, dalle mie parti, se sei fortunata, più o meno Aprile, ma nella maggior parte dei casi Maggio inoltrato.
Quello che sto cercando di dirvi, in maniera molto confusa, è che fin da quando metto giù il piede dal letto, l'unica cosa che mi da sollievo nella giornata è pensare al programma serale, indi per cui, cosa guarderò sulla mia accogliente poltrona accompagnata dal mio inseparabile spirito critico.

Partiamo dal presupposto che non tutti i film sono belli. Ok, posso accettarlo. Ma c'è una cosa che odio di più dei film brutti: i film brutti che potevano essere belli. Mi riferisco a quelli che per trama, costruzione e cast potevano essere, se non dei colossal, quanto meno molto carini e piacevoli, ma che in realtà risultano essere dei ciofeconi di dimensioni inaccettabili.
E il ciofecone di oggi è "A Royal weekend".
Promette bene: guardo la programmazione, vedo il titolo. Leggo la trama, sembra interessante. Paese di produzione: Regno Unito. Ok, andata. Guardo il trailer: sono convinta.
Mi metto in postazione, e inizia la tortura.
La trama è più o meno incentrata su un solo weekend: quello del Marzo 1939, in cui il presidente degli Stati Uniti Franklin Delano Roosevelt incontrò i Reali d'Inghilterra Giorgio VI ed Elisabetta (genitori dell'attuale Regina Elisabetta II) presso la sua casa di famiglia nello stato di New York, "Hyde Park on Hudson", che è anche il titolo originale.
Fin dall'inizio del film cominciano a sorgere i primi dubbi. Tutto molto lento, trama piuttosto confusa sul momento. Poi la lentezza diventa inesorabile. E il film scandaloso.
I personaggi sono assolutamente poco caratterizzati, presentati esclusivamente come buffe caricature senza costrutto. A partire dal Presidente Roosevelt, che sembra solamente un babbeo che si fa trascinare in braccio dalla servitù (esatto, avete letto bene,  in braccio, da una sala all'altra, facendo perdere anche quel po' di rispetto che si possa avere per una figura presidenziale americana).
Eleanor Rooesvelt, in questo film è addirittura  una lesbica esibizionista, oltretutto parecchio bipolare e molto irrispettosa della Famiglia Reale. Pare che sia in crisi con il marito, ragion per cui ora vive altrove presso una Comune di donne "alternative" (pardon, cito l'elegante definizione del segretario inglese "che se la intendono fra loro") e che si mantengono  producendo mobili. Ok, vi prego, fatemi un elettroshock immediatamente, non posso vivere un minuto di più con il ricordo di questa orribile visione.
La madre di Roosevelt, una anziana pazza con un atteggiamento decisamente eccessivamente protettivo nei confronti di un figlio di 57 anni, che non recita, ma praticamente urla dando ordini al pargolo un po' troppo maturo per tutti i 95 minuti (Giusto cielo, meno male che è solo un'ora e mezza!) di pellicola.
I Reali d'Inghilterra, orribili. Due manichini snob, solo attaccati all'etichetta e continuamente in crisi da mancanza di affetto. Re Giorgio VI, con la sua immancabile balbuzie, mostra forse una maggiore caratterizzazione, ma quel minimo di simpatia instillato negli spettatori viene immediatamente frenato da una Regina Madre assolutamente petulante, che ha come unica battuta "Bertie, tuo fratello non si sarebbe comportato così". Ora, io non sono di sicuro un genio, ma ci scommetterei quello che volete che Elizabeth Bowes-Lyon non avrebbe mai pronunciato tali assurdità: ce la vedete nel silenzio rassicurante di una stanza da letto americana con carta da parati dozzinale a preferire al marito Bertie il fratello Edward, colui che ha abdicato per seguire la gonnella di una americana divorziata? Oh, bhè, forse ho sbagliato canale.
Ma arriviamo al pezzo forte: la cugina di sesto grado di Roosevelt, Margaret Suckley, o per gli amici, Daisy. Interpretata da una bravissima, questo devo ammetterlo, Laura Linney (la ricorderete in "Love Actually"), il personaggio non ha ne arte ne parte. Non si capisce perchè compare, non si capisce che carattere ha e qual'è il suo ruolo in tutto questo. E' una compagnia innocente? E' un'amante? E' un passatempo? E' il vero amore della sua vita? Eh chi lo sa. Gli unici momenti poetici di questa donna, e del suo dramma della solitudine e del rapporto con Roosevelt sono rovinati da becere scene di sessualità gratuita e assolutamente malcelata. Volgare, pieno di doppisensi inutili, Daisy sul finale è costretta al picnic presidenziale a "spalmare la mostarda sull'hot dog di Giorgio VI". Che schifo. E non sono di sicuro una puritana: state parlando con una che si è sciroppata Game of Thrones e ai tempi della gioventù True Blood come se non ci fosse un domani. 
Il tema poteva essere ridanciano e commediale, trattato con quella agrodolce ironia che solo i sudditi di Sua Maestà sanno rendere. Voglio dire, prendete per esempio "Funeral Party": stiamo parlando di un film in cui ci sono un cadavere, un nano, un vecchio su una tazza del gabinetto, un ipocondriaco , due figli fuori di testa e un poveretto in pieno trip da acidi. Ma quando spegni il televisore hai persino male allo stomaco da quanto hai riso, e non vedresti l'ora di ricominciare da capo.
Per terminare, la ciliegina: un Roosevelt donnaiolo, assolutamente incurante delle conseguenze e delle reazioni altrui. Con un finale a sorpresa: Daisy, dopo averlo colto sul fatto con la segretaria, alla fine lo perdona e se lo dividono, da brave amiche. Insomma, una squadra di scambisti. 
E in tutto questo, la Seconda Guerra Mondiale rimane totalmente sullo sfondo, senza alcun riferimento reale se non una misera frase balbettata di Giorgio VI "Presidente, mi deve aiutare, pensi a quei poveri bambini spagnoli uccisi". 




Insomma, altro che "A Royal Weekend", questo film è un vero "Royal Disaster".



Termino il mio intervento (per la vostra gioia) con l'unica citazione che ho apprezzato di tutto il film :

" Re : - aveva accennato all'itinerario del fine settimana ...
  Segretario - lei starà nella casa dei Roosevelt, ufficialmente sarà la madre del presidente la vostra ospite ...
 Regina: - e quella del presidente di casa ?
Segretario: - lui vive qui, quando non è a Washington..
Re: - con sua madre? non ha una casa sua?
Segretario: - ha una camera ...
Regina: - e sua moglie?
Segretario: - vive in un altra casa, la propria.
Re : - e lui non ... ?
Segretario: - lei la divide con altre .... donne. Costruiscono mobili.
Regina: - chiedo scusa???
Segretario: - i mobili, li fanno, li costruiscono. Sono coppie, di quelle che se la intendono fra loro. Ehm si .... ecco .. la moglie dell'ambasciatore, dopo aver visitato Hyde Park ...
Regina : - MA SI PUO' MAI SAPERE PERCHE' LA CHIAMANO HYDE PARK??? HYDE PARK E' A LONDRA !!!! TUTTO CIO' MI CONFONDE !!! "





"Dio salvi i Reali d'Inghilterra dai pessimi film! "


1 commento:

  1. Quoto in pieno. Devo dire che cmq i due che fanno i Reali sono bravissimi. Il resto è orrido.

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