venerdì 17 gennaio 2014

A Song Of Ice And Fire e Sister Of Demons: una felice unione che dura dal 2007



by Sister Of Demons
Ricordo perfettamente il giorno in cui ho fatto conoscenza con quella simpatica teiera con la barba che risponde al nome di George R.R. Martin. Era il 2 luglio del 2007, io compivo diciassette anni e la mia vita era bella e priva di preoccupazioni. Ero nel mio periodo "macabro", leggevo specificatamente e con particolare attenzione libri in cui fossero descritti dettagliatamente omicidi, torture e squartamenti di vario genere. Mi volevo distinguere dalle mie compagne di liceo, le cui "letture impegnate" consistevano in Tre metri sopra il cielo (o sopra qualche cosa di smielato e comunque cosparso da abbondante melassa) e poco altro. Io ero cool perchè io leggevo fantasy, mica pizza e fichi!
Quando aprii il pacchetto regalatomi da mia sorella, lei mi disse: "Ho aperto una pagina a caso e c'era gente che moriva a un matrimonio, così te l'ho preso!". Quel libro era I fiumi della guerra e quelle erano le Nozze Rosse, ma io non realizzai la portata dell'evento fino a un bel po' di tempo dopo. Lo lessi comunque, anche se faceva parte di una saga e non era nemmeno il volume di partenza. Poco dopo partii alla volta della libreria Giunti Al Punto di Frosinone (un po' di pubblicità se la meritano, sono anni che ormai mi forniscono il materiale da lettura!) e tornai a casa con un mucchio di libri (quelli pubblicati fino a quel momento) e con il borsellino decisamente più leggero, ma con la consapevolezza di aver fatto felici me e la signora della libreria. 
Da quel momento precipitai con tutte le scarpe nel vortice di sadismo e crudeltà in cui lo Zione Martin è maestro indiscusso.
Prestai il libro a mia sorella (ora è vittima anche lei, poverina) e ben presto eravamo lì, che discorrevamo amabilmente del matrimonio di Joffrey e del famoso pasticcio di piccione. La nostra follia è presto degenerata, in men che non si dica avevamo coinvolto le amiche in letture pubbliche, quiz sui libri e drammatizzazioni dell'opera (Tra i nostri evergreen spicca la lettura del capitolo in cui Sansa ascolta zia Lysa e zio Petyr che consumano il matrimonio, quella del duello tra la Vipera Rossa e Gregor Clegane e la declamazione di una frase, credo mai pronunciata, ma che per noi è entrata presto nel "canone", ovvero - detta con tono piagnucolante e odioso, à la Sansa del primo libro - "Hanno ammazzato Ladyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy"). 
Per un periodo ho anche militato su Barriera.net, luogo adatto, inizialmente, a piacevoli scambi di idee e opinioni, ma che con l'avvento della serie TV è diventato un puttanaio di gente che shippa Tizio con Caio, che manda insulti se solo si critica la adorata Daenerys (Lagnerys per gli amici) o se si fa notare che effettivamente il rapporto tra Jaime e Cersei è un tantino insano e che comunque la si voglia mettere la cara Regina è giusto un po' mignotta.
Quando ho cominciato a leggere i libri, Game Of Thrones era forse poco più di una remota eventualità nei programmi della HBO, di strada ne ha fatta ASOIAF da quando i protagonisti erano solamente nomi  nei fantacast della gente (anche io avevo compilato il mio personale fantacast, talmente osceno e assurdo che a ricordarlo adesso mi fa scompisciare dalle risate, del tipo, non mi ricordo nemmeno perchè, che avevo piazzato Amy Winehouse nel ruolo di Lady Taena Merryweather. Rendiamoci conto!!!).
La follia prosegue anche oggi, un po' meno in pubblico e un po' più nei meandri del nostro favoloso gruppo segreto vietato ai minori. Non starò qui a disquisire di ciò che viene commentato in quel sacro rifugio delle nostre menti, perché quello che succede nel gruppo segreto, rimane nel gruppo segreto.




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