domenica 19 gennaio 2014

Top six di Sister Of Demons - parte seconda: Saghe&Trilogie


Parte della mia "biblioteca", più o meno si intravedono tutti i libri di cui parlo! (Sono pigra e non avevo voglia di inserire tremila foto, sorry!)

by SisterOf Demons
Tecnicamente ho già scritto un post sulla mia top six di libri preferiti, ma consapevolmente mi sono lasciata una bella "scappatoia": non ho inserito nessun libro che facesse parte di una saga o di una trilogia, dicendomi che in questo modo avrei successivamente stilato la presente lista. Per questa ragione ecco che presento un'altra top six libresca, contenente libri indissolubilmente legati tra loro in una serie (è un crimine separare i fratellini che si vogliono tanto bene, no?).
Faccio notare che nella lista non ho inserito Il Signore degli Anelli, benché io abbia letto tutti i libri, c'è qualcosa nello stile di Tolkien che non mi convince completamente (lo so, probabilmente più di qualcuno mi manderà a quel paese e desidererà che io bruci all'Inferno per questa eresia, ma non posso più tenermelo dentro: la trilogia, in alcuni punti, mi ha fatto letteralmente dormire). Riconosco al buon caro T. Il merito di aver creato un universo stupendo, curato forse più in aspetti, ad esempio quello filologico, di cui io non capisco praticamente un tubo. In ogni caso se proprio vogliamo spaccare il capello in quattro, non s'è inventato niente di nuovo, Ariosto e Tasso scrivevano di anelli che rendono invisibili e di battaglie già secoli prima di Tolkien, e non era niente di nuovo nemmeno per loro. 
Detto ciò non sto affermando che Il Signore degli Anelli mi faccia schifo e che Tolkien sia un ciarlatano, solo che non lo metterò nella mia top list, riconoscendo a lui il grandissimo merito di aver aperto la strada a un genere che altrimenti avrebbe avuto più difficoltà ad emergere e attribuendo alle scellerate case editrici la colpa di aver lasciato proliferare tutta una massa disgustosa di opere, mediocri nel migliore dei casi, che oggi più che mai infestano le librerie.
Bando alle ciance e passiamo ai fatti. Ecco la mia Top six 2.0 : Saghe&Trilogie.

1)Harry Potter - J.K. Rowling 
Ma come, vi chiederete, non mette il SDA e mette questo? Ebbene sì. HP mi ha aperto un mondo. La Pietra Filosofale è stato il primo vero libro che ho letto per il puro piacere di farlo ed è stata altresì la saga che ha risvegliato l'anglofila che è in me. Letture da bambini? Sì e no. I primi libri non accontentano certo i palati raffinati dei lettori più adulti, lo stile non è certo il top e anche se col tempo migliora parecchio, non si può dire che sia sempre eccellente. Ma insomma, chissenefrega! Questa storia ha colpito fortemente il mio immaginario di bambina e ancora oggi mi appassiona come il primo giorno. Non sarà impeccabile, ma quello che io ripeto sempre è che Harry Potter va letto con il cuore e non con la testa.

2)Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco - George R.R. Martin
Croce e delizia di ogni buon appassionato del genere. Ancora incompiuta, fa dannare l'anima di molta gente e a più livelli. Nei periodi di maggiore sconforto tutti abbiamo pensato che non vedremo mai la fine, e se la dovessimo vedere, quando la dovessimo vedere, sono sicura che sarà una conclusione aperta, amarissima, non sempre digeribile e soprattutto alla cazzo di cane ( chi ha letto i romanzi autoconclusivi dello zio sa benissimo che lui e i finali soddisfacenti viaggiano su binari paralleli). 
L'altra opzione, molto cinica, è che con la lentezza con cui scrive, molto probabilmente Martin morirà prima che qualcuno riesca definitivamente a poggiare le chiappe sul Trono di Spade.

3)La Ruota del Tempo - Robert Jordan e Brandon Sanderson
Con questa saga è accaduto ciò che tutti i summenzionati fan di Martin temono: Jordan è morto prima di mettere la parola "fine" alle avventure di Rand al'Thor e compagni. 
Visto che mancavano pochi libri alla fine e che l'autore aveva lasciato numerosi appunti, si decise di far terminare l'opera a Brandon Sanderson, che, ringraziando gli dèi, scrive veramente bene e si è dimostrato all'altezza del compito affidatogli. Io non ho affrontato la disperazione che molti lettori hanno provato alla morte di R.J. Perché mi sono avvicinata a questa saga quando era già bella che conclusa. Non è semplice accostarsi a essa, in quanto molti si scoraggiano per la mole (14 libri di minimo 600 pagine cadauno, più un prequel),per il fatto che in Italia alcuni dei libri sono di difficile reperimento e quelli che ci sono costano una fortuna. Alla fine però, almeno per quel che mi riguarda, vale la pena.

4)La Prima Legge - Joe Abercrombie.
Non c'è niente da fare, gli americani sanno scrivere fantasy. Ma gli inglesi mica scherzano! Questa trilogia in particolare mi piace perché i protagonisti sono tutti estremamente sfigati, brutti e stronzi. Non c'è una figura veramente positiva in nessuno dei tre libri. Alla fine della storia un protagonista viene detronizzato, un altro si ammala ed è in fin di vita, una viene fatta sposare ad un Inquisitore storpio ed eunuchizzato(?), un altro diventa re, ma è costretto a lasciare la donna che ama per sposare una lesbica. Non a caso Abercrombie è stato da parecchi definito l'erede di Martin. Ancora deve perfezionare qualche cosa, ma in quanto a sadismo e crudeltà ci siamo. 

5)Trilogia di Magdeburg - Alan D. Altieri
Sergio Altieri è il traduttore italiano di ASOIAF, ma sa anche il fatto suo quando si parla di scrittura. È una trilogia ambientata durante la Guerra dei Trent'Anni, in un Europa dilaniata dalle guerre religiose. Lo sfondo è quindi storico, ma Altieri strizza l'occhio a qualche elemento soprannaturale. Sono molto affezionata a questa storia perché ne scrissi tempo fa una recensione su un blog ( che ora è allo sfascio, tra parentesi, non per colpa mia, ma per colpa del webmaster, ci tengo a precisarlo) e lo stesso Altieri mi mandò una mail in cui mi faceva i complimenti. La mia recensione era stata sostanzialmente positiva, anche se avevo messo in luce alcuni difetti. Lui fu gentilissimo, dimostrandosi veramente una brava persona, accettando complimenti e critiche da vero signore e non si può dire lo stesso di tutti gli scrittori. Aggiungo che io mi comportai per giorni come una fangirl impazzita, perché cazzo, Altieri mi ha scritto!

6)La Torre Nera - Stephen King
Chiudo la rassegna con un lavoro del Re. È una di quelle saghe che si amano o si odiano, senza vie di mezzo. La "compagnia" (sarebbe meglio dire ka-tet) che mette insieme King è alquanto bizzarra: tre americani (tra cui un tossico, un'attivista di colore in sedia a rotelle e un bambino tecnicamente morto), un "bimbolo"(una sorta di animaletto parlante, assimilabile a un cane) e un Pistolero di un "mondo alternativo", ultimo di una stirpe dal lignaggio nobilissimo. La stesura di questa saga fu un vero e proprio parto. A un certo punto King aveva perso l'ispirazione e abbandonato il lavoro a metà, poi aveva ricominciato a scrivere, ma era stato investito da un ubriaco al volante e la conclusione s'era fatta ancora più lontana. Alla fine non solo King c'è l'ha fatta, ma ha pure scritto un bel midquel, pubblicato in Italia l'anno scorso. Tutto è bene quel che finisce bene!

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