by Marnie
Forse non i libri più belli, ma sicuramente per me i più significativi
1. Agatha Chistie - Dieci piccoli Indiani
Nessun libro è per me importante come questo. La lettura che quasi certamente mi ha reso l'anglofila che sono ora. Una lenta e dolorosa spedizione punitiva. Dieci persone da diverse estrazioni sociali vengono attirate a Nigger Island da un misterioso ospite. Una Nancy Owen
inizia a ucciderli uno a uno, molto lentamente. Non hanno possibilità di tornare in Inghilterra per vari motivi e sono bloccati lì, a guardarsi le spalle gli uni dagli altri. Penso che sia con "Trappola per topi" , il primo Human Trap Book della storia.
Come ogni libro della scrittrice britannica, la scrittura è estremamente semplice e dinamica. Ricordo che riuscì ad indovinare abbastanza velocemente l'assassino, ma non importava, la cornice era assai più interessante. Il piano che alcuni degli ospiti progettano per proteggersi a vicenda, è in assoluto la parte più triste di questo giochetto mortale e si percepisce fin dall'inizio che non andrà a buon fine. I condannati a morte non ispirano simpatia o almeno a me non ne hanno mai ispirata. Non si riesce a tifare per loro.
Il capolavoro supremo di Agatha Christie.
Il capolavoro supremo di Agatha Christie.
2. Jane Austen - Persuasione
Il libro che ha rafforzato ancor di più la mia anglofilia. La mia tardiva scoperta di Jane Austen è stata una delle più piacevoli sorprese. Per me Jane Austen vive ancora in un mondo parallelo, né lei, né i suoi libri sono morti o finiti nel dimenticatoio, né lo saranno mai. Essendo una Austeniana atipica, considero questo libro più bello di "Orgoglio e Pregiudizio", che il a mio avviso, viene erroneamente considerato il libro identificativo della Austen. Il mio giudizio su quest'ultimo si intona con il sentore generale. E' un capolavoro, ma non c'è solo quello dietro a JA.
3. Jasper Fforde - Il Caso Jane Eyre
Scoperto per caso vagando in libreria attirata dal titolo e ho trovato un tesoro. Una saga intelligente, intrigante e scritta magistralmente. Ambientata in un 1985 diverso, dove ogni aspetto della vita (dalla sparizione dei libri ai vampiri) è gestito da varie sezioni delle "Operazioni Speciali" e dove una Detective Letteraria di Swindon (sì, i libri sono considerati dei beni preziosi che rischiano di essere tramutati in dei falsi) Tuesday Next deve affrontare il fatto che un potente criminale sia riuscito a rapire Jane Eyre dal suo romanzo, tramite una macchina inventata dallo zio Next, Mycroft.
Oltre a possedere un saldo protagonista femminile, man mano che si procede con gli altri libri della saga (Persi in un buon libro, Il Pozzo delle Trame Perdute e C'è del Marcio, tutti editi da Marcos Y Marcos) si rimane scioccati da quante idee innovative Jasper Fforde (che riuscì a far pubblicare il primo libro dopo settantasei rifiuti) è riuscito a rappresentare.
Sono una profana del fantasy. Sono una brutta persona perché amo visceralmente questi libri che tanto devono a J R.R Tolkien, mentre non apprezzo neanche un pò quest'ultimo.
Ne ho parlato così tante volte che a volte temo che i muri di casa mia si rivolteranno contro di me strozzandomi e mettendomi a tacere una volta per tutte.
4. George R.R Martin - Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco
Sono una profana del fantasy. Sono una brutta persona perché amo visceralmente questi libri che tanto devono a J R.R Tolkien, mentre non apprezzo neanche un pò quest'ultimo.
Ne ho parlato così tante volte che a volte temo che i muri di casa mia si rivolteranno contro di me strozzandomi e mettendomi a tacere una volta per tutte.
5. Audrey Niffenegger - La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo
Un uomo con un potere straordinario riesce a viaggiare nel tempo. Una maledizione, un demone da sconfiggere, una condanna. La cosa più sbagliata sarebbe definirlo "una storia d'amore", perché non si riduce solo a questo. E' una storia sulla sopravvivenza, sulla ricerca della normalità.
Henry viaggia nel tempo e la vita che si sta costruendo con la sua compagna Claire viene a più riprese messa a dura prova dal fatto che lui semplicemente, a volte, sparisce. Scompare davanti ai suoi occhi per poi ripresentarsi a distanza di giorni, settimane o a volte mesi. La storia è un flashback continuo e ammetto che a volte i passaggi temporali sono difficili da seguire, ma ne esce un gran bel libro, di quelli che ti emozionano. Non troppo melenso o prevedibile. Si piange, si piange tanto.
Premetto che al numero sei potrebbero andarci contemporaneamente cinque o sei libri, ma oggi ho scelto questo.
6. Harper Lee - Il Buio oltre la Siepe
Il razzismo visto dagli occhi di, Scout, forse la protagonista assoluta di questo romanzo. Quando Tom Robinson, un ragazzo di colore, viene accusato (ingiustamente) di aver molestato una ragazza bianca, il mondo conosciuto trema sotto i piedi dei protagonisti.
Scout e suo fratello Jem assistono alla disperata difesa che il loro padre, lo stimato avvocato Atticus Finch assume per denunciare una condanna ingiusta e per la prima volta i ragazzini si scontreranno con il concetto di "Bene e Male" insito in ogni individuo. La traduzione italiana del libro, "I buio oltre la siepe" si riferisce a ciò che è sconosciuto pur essendo vicino a noi, e di come non si riescano a conoscere gli animi persone neanche dopo tanto tempo
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